Diario
3 maggio 2017
poesia visiva - "lotta poetica"
LOTTA
POETICA.
IL MESSAGGIO POLITICO NELLA POESIA VISIVA (1965- 1978) Foggia,
Fondazione
Banca del Monte di Foggia, 5 maggio 2017 – 6 giugno 2017
Venerdì
5 maggio 2017 presso
la Fondazione
Monti Uniti di Foggia,
inaugura la mostra Lotta
Poetica. Il messaggio politico nella poesia visiva (1965 –
1978), curata
da Benedetta
Carpi De Resmini in
collaborazione con Michele
Brescia. L’esposizione
rientra nel programma della Fondazione dedicato all’arte
contemporanea. Il titolo della mostra è liberamente ispirato a
quello della rivista Lotta
Poetica,
ideata
nel 1971 da Paul
De Vree e Sarenco,
in quegli anni luogo privilegiato di dibattito e confronto culturale,
al di fuori dei canali di comunicazione tradizionali. In esposizione
i lavori e le opere degli artisti che si sono impegnati a contrastare
la nascente società dei consumi a cavallo tra gli anni Sessanta e
Settanta: abbandonati i tradizionali strumenti comunicativi e cadute
le barriere tra i diversi generi, gli artisti approdano a un
linguaggio basato sul verbo e
sull’immagine che
trova definizione proprio nella Poesia
Visiva,
neoavanguardia nata in seno al fiorentino Gruppo 70, fondato
da Lamberto
Pignotti ed Eugenio
Miccini. Oltre
quaranta le opere presenti, realizzate da artisti come Nanni
Balestrini,Ketty La Rocca, Lucia
Marcucci, Lamberto
Pignotti, Sarenco,
Mirella Bentivoglio, Luciano Ori, Michele Perfetti e
tanti altri che animarono quel periodo storico. Collage,
disegni, documenti, riviste, manifesti e libri d’artista
raccontano l’immagine di un’arte militante, creando punti
di vista inediti da cui osservare la compenetrazione tra immagine,
segno verbale e segno grafico. In mostra opere provenienti da
importanti collezioni come l’Archivio
Collezione Carlo Palli, di Prato e
la Fondazione
Berardelli, di Brescia. Le
opere esposte sottolineano le criticità della società contemporanea
capitalistica: veicolano un’arte eversiva che, tramite collage,
ritagli di giornali, fumetti, testimonia l’atmosfera degli anni
Settanta, attraversata da movimenti politici e sociali capaci
di raccontare la carica sovversiva del nuovo codice linguistico,
schierato in prima linea per riscattare la condizione subalterna
della donna, per garantire il proprio supporto alla lotta per la
casa, per smascherare l’ipocrisia dei dogmi, per sostenere le
contestazioni sociali. All’interno del percorso espositivo, il
visitatore verrà immerso in uno spazio multisensoriale, creato dalla
riproduzione di poesie
sonore,
ideate negli anni Settanta da Sarenco: autentiche installazioni che
invaderanno simbolicamente la mostra con la riproduzione continua di
slogan politici dell’epoca.
| inviato da bub il 3/5/2017 alle 6:31 | |
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